Un mondo di libri su aNobii

di mariagiovanna 10 gennaio 2008

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Ho scoperto aNobii grazie ad un amico e ne sono già assuefatta. aNobii è un social network molto semplice da usare che mette in contatto tutte quelle persone che hanno una ‘profonda e carnale’ passione per i libri. Basta iscriversi gratuitamente fornendo il proprio indirizzo e-mail ed una password e si è catapultati nel paese delle meraviglie letterarie. In pratica, si possono segnalare i libri letti, quelli non ancora terminati, quelli amati alla follia, quelli che invece non ci hanno entusiasmato e così via, in una sorta di pagina personale denomina ‘La mia libreria’. Ognuno può visionare la nostra libreria e noi fare lo stesso con loro, a patto che questa sia stata dichiarata pubblica e non privata. Cercare nelle librerie delle altre persone e scoprire quello che leggono è intrigante, perché ci da un’idea di chi abbiamo ‘di fronte’. Inoltre, scorrere i libri amati e odiati da altre persone consente di ampliare le nostre conoscenze letterarie e stuzzicare la nostra fantasia. Se un libro presente nella libreria di un’altra persona lo abbiamo letto anche noi lo possiamo segnalare nella nostra libreria. Allo stesso modo se un libro ci interessa possiamo indicarlo e riportarlo nella ‘lista dei desideri’. Trovare e segnalare i libri attraverso il motore di ricerca predisposto è velocissimo e diventa un gioco appassionante. In un attimo possiamo riportare tutti i libri della nostra libreria online, creando una sorta di catalogo virtuale. Una delle altre peculiarità di aNobii, che aspira a diventare quello che Flickr è per la fotografia, è quella di poter creare un gruppo di ‘amici’ (per amici si intende coloro a cui abbiamo inviato una richiesta di amicizia e loro hanno accettato o comunque le persone che sono nella realtà nostri amici o conoscenti) oppure un gruppo di ‘vicini’ (cioè di persone che hanno interessi e gusti simili ai nostri e di cui si vuole seguire il farsi della loro collezione). In questo modo è possibile far nascere una serie di scambi, sia di idee e di conoscenze, che di veri e propri libri. Applicando, infatti, l’etichetta ‘commerciabile o scambiabile’ si ha la possibilità di fare delle vere e proprie transizioni, rigorosamente però offline.
aNobii nasce all’inizio del 2006 sull’onda del web 2.0 e della parola d’ordine ‘partecipazione’. Dopo un clamoroso successo in tutto il mondo, è stato tradotto in diverse lingue, tra cui l’italiano. Il suo insolito nome deriva dall’Anobium punctatum, più comunemente conosciuto come il tarlo del legno. Nei paesi anglosassoni viene chiamato bookworm, letteralmente il ‘verme dei libri’, espressione usata per indicare quello che noi definiamo ‘il topo di biblioteca’.

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