Roma celebra con una mostra fra’ Giovanni da Fiesole, in arte Beato Angelico (Vicchio, Firenze, 1395 ca. – Roma, 1455). Organizzata dal Comitato Nazionale per la celebrazioni del 550esimo anniversario della morte di Guido di Pietro, alias fra’ Giovanni da Fiesole, l’esposizione offrirà al pubblico la meraviglia di opere su tavola, tele e codici miniati.
Di Beato Angelico si sa poco: che nacque intorno al 1395-1400 e che faceva parte dell’Ordine dei Frati Predicatori nel convento di San Domenico, a Fiesole. Che si stabilì nel convento domenicano di Santa Maria Novella a Firenze, dove produsse le prime opere, intorno al 1420: l’Annunciazione di Cortona e la Vergine del Louvre.
Artista aperto alle novità (ad esempio la razionalità di prospettiva e volumetria), protagonista del passaggio tra il tardogotico e il Rinascimento, Beato Angelico aderì all’umanesimo fiorentino e fu trait d’union con Piero della Francesca. Ebbe il merito di conciliare il nuovo linguaggio elaborato dai grandi artisti innovatori fiorentini e la pittura razionale e può essere considerato come il quarto grandissimo artista del Rinascimento (gli altri protagonisti furono Masaccio, Donatello e Brunelleschi rispettivamente per pittura, scultura e architettura).
Allestita nelle sale dei Musei Capitolini, la mostra conclude un itinerario di ricerca del Comitato Nazionale iniziato nel 2005.
Beato Angelico. L’alba del Rinascimento
Palazzo dei Caffarelli
Musei Capitolini. Roma dal 8 aprile al 5 luglio 2009
Mi piacerebbe visitarlo.