Ladro con Divina Commedia: "Grazie a Benigni è sempre con me"

di mariagiovanna 10 ottobre 2008

Fatti non fummo a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza“: chissà se Fabrizio Tumminello, 41 anni, arrestato a Palermo mentre faceva da palo a un collega durante un furto, si è rivolto in questo modo ai poliziotti che lo hanno pizzicato? Galeotta (mai termine fu più azzeccato) la lectura dantis televisiva di Roberto Benigni, et voilà: colpo di fulmine del nostro eroe (si fa per dire) per l’Alighieri. “Non lo lascio mai, mi tiene compagnia“, ha confessato Tumminello agli agenti. E mai vuol dire proprio mai.

Mentre il suo compare tentava di rubare una mini car, infatti, Tumminello vigilava a bordo di uno scooter. Indovinate cosa c’era nel sottosella? Ma la copia della Divina Commedia, of course (e qualche cacciavite: bisogna pur mantenere una minima parvenza di professionalità, che diamine). Forse, per ammazzare il tempo il ladro-dantista si è lasciato tentare dalle lusinghe del genio fiorentino. Si sa, una terzina tira l’altra, il palo si distrae e alcuni studenti (evidentemente non altrettanto assorti nello studio) segnalano al 113 il tentativo di furto. Ai poliziotti che gli si sono parati davanti, Tumminello ha chiesto di non sequestrargli la copia della Divina Commedia. Che sia stato interrotto nel bel mezzo di una terzina particolarmente gradita?

Milioni di spettatori hanno assistito, dal vivo e attraverso la televisione, alle letture dantesche di Roberto Benigni. Non senza qualche polemica, il mattatore toscano ha portato Dante al grande pubblico (e questo è senz’altro un merito), con la consueta miscela di levità e profondità (e questa, secondo alcuni dantisti intransigenti, è una pecca).

A noi però sorge un piccolissimo dubbio, e cioè che al signor Fabrizio Tumminello al momento del colpaccio non fosse ancora giunta notizia della punizione inflitta ai ladri nell’ottavo cerchio dell’Inferno dantesco: le mani legate da serpenti, la trasformazione in rettili eccetera eccetera. Certo, qualche dettaglio mentre si fa il palo può anche sfuggire. Dante, si sa, richiede una certa concentrazione, ma la cultura fa sempre bene. Della serie, impara l’arte e mettila (molto) da parte.

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Una replica a “Ladro con Divina Commedia: "Grazie a Benigni è sempre con me"”

  1. fabrizio tumminello ha detto:

    pultroppo voi giornalisti scrivete solo quello che la polizia vi comunica senza accertarvi realmente dei fatti in questione . io tumminello fabrizio ho dato un passaggio ad un amico e stavo gia’ incamminandomi verso casa quando vengo accostato dai polizziotti con la moto detti falchi che si sono inventati spudoratamente il luogo del fermo il discorso della divina commedia uno non puo avere un libro che si inventa di tutto la verita’ e che quel libro lo stacciato x metterlo a terra nella camera di sicurezza tutta la notte al freddo senza una coperta senza un letto e questo la gente non lo sa’ e x un furto mai commesso sono agli arresti in casa condannato a 16 mesi in primo grado e una vergogna spero in appello spunta la verita che qualcuno conosce come il portiere dello stabile che mi a visto andare via da solo ……come posso fare da palo ad uno che si trova a più di 200 metri da me e’ ci separano due cancelli ……ma questa e la giustizia in italia spero che non incappate mai nella giustizia tanto meno nella polizia italiana ……..fabrizio tumminello x voi lettori il ladro della divina commedia ma scrivete cose più senzate vergognaaaaa.