Addio a Fernanda Pivano. Portò in Italia gli scrittori americani

di Valentina 18 agosto 2009

Fernanda Pivano con l'amico fabrizio De Andrè

Fernanda Pivano è morta in una clinica di Milano a 92 anni. Degli scrittori americani diceva che l’avevano aiutata a superare la paura durante la guerra e, non a caso, fu la prima a pubblicare, nel 1943, la traduzione parziale dell’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Laureatasi in Lettere con una tesi su Moby Dick di Melville, la Pivano era scrittrice, giornalista, critica e traduttrice appassionata degli scrittori americani (fu la principale curatrice delle opere di Ernest Hemingway, col quale aveva un sodalizio artistico e di amicizia, e ne scrisse la biografia).

Fin dal suo primo viaggio negli Stati Uniti, nel 1956, Fernanda Pivano ebbe il grande merito di far conoscere all’Italia le penne di  Gregory Corso, Lawrence Ferlinghetti. Autrice della prefazione a Sulla strada di Jack Kerouac, raccolse i suoi incontri con i grandi scrittori (Hemingway, Francis Scott Fitzgerald, Dorothy Parker, William Faulkner) ne I mostri degli anni Venti, del 1976.  Intervistò Charles Bukowski in Quello che mi importa è grattarmi sotto le ascelle e negli ultimi anni promosse con passione i nuovi talenti americani: Chuck Palahniuk, Bret Easton Ellis, David Foster Wallace.

Nei Diari (1917-1973) editi da Bompiani Fernanda Pivano ha narrato episodi della sua incredibile vita. Innamorata della musica, ha collaborato con Luciano Ligabue e con Morgan.
L’ultimo addio a Fernanda Pivano sarà celebrato a Genova, nello stesso luogo dove si svolsero i funerali dell’amico Fabrizio De Andrè.

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Una replica a “Addio a Fernanda Pivano. Portò in Italia gli scrittori americani”

  1. Giovanni ha detto:

    Era una specie di Re Mida della letteratura (e della musisca): tutto ciò che toccava si trasformava in oro. Anche Jovanotti.