Gomorra di Matteo Garrone ha vinto il Grand Prix al 61esimo Festival di Cannes e Il divo di Paolo Sorrentino il premio della giuria, oltre a quello per i valori tecnici. I due film italiani, che molto hanno fatto discutere in patria per i temi affrontati, hanno riportato in alto il nostro cinema, come non accadeva dal 1972, quando ad essere premiati, in quell’occasione con la Palma D’Oro, furono Il caso Mattei di Francesco Rosi e La classe operaia va in paradiso di Elio Petri.
La Palma d’Oro è stata invece assegnata dalla giuria, presieduta dall’attore e regista americano Sean Penn, al film francese “Entre les murs”. Il riconoscimento come miglior regista è andato al turco Ceylan ed a Benicio del Toro, protagonista del film “Che” di Steven Soderbergh, quello come miglior protagonista. La brasiliana Sandra Corveloni ha vinto premio come miglior attrice per la sua interpretazione in “Linha de passe” di Walter Salles.
“I miei colleghi della giuria mi prendono in giro – ha commentato un divertito e ferissimo Sergio Castelletto, uno dei giurati al Festival del cinema – ma io insisto che in fondo al cinema italiano abbiamo dato tre premi. Fin dall’inizio li ho sentiti come due film gemelli, tanto diversi quanto complementari, due bambini cresciuti nello stesso ventre. Perchè hanno in comune un grande tema, ovvero cosa si nasconde dietro la faccia urbana, civile, occidentale, di una democrazia. È facile parlare di una dittatura, di un Paese in via di sviluppo; ma altra cosa è affrontare il volto controverso di una realtà europea in cui la verità supera perfino ciò che si racconta. Questo hanno fatto, con i loro film, con stili diversi, Garrone e Sorrentino, sicchè il terzo premio di cui parlo va alla cinematografia italiana di oggi nel suo insieme. La stessa che un anno fa era data qui sulla Croisette come agonizzante, se non già morta, perchè non avevamo un film in concorso. Adesso a chi mi parla di crisi, per punizione lo mando in Costa azzurra!”.
Nessun premio invece per uno dei favoriti della vigilia, Toni Servillo, interprete sua di Gomorra che del Divo. L’attore si è detto felice ugualmente per la vittoria dei due film e ad dichiarato di “Mi considero il portafortuna di Paolo Sorrentino e Matteo Garrone”. Ha inoltre sottolineato il valore incredibile di queste due pellicole che con un linguaggio moderno sono tornati a far parlare il nostro cinema di realtà.