Pubblicato in: Arte, Culture underground

Andrew Myers: l’uomo che avvita i ritratti

di Anna 13 marzo 2011

Quante volte vi  sarà capitato di riparare uno scaffale di casa, ma non avete colto il potenziale artistico delle viti che stavate usando?

Non è così per Andrew Myers, giovane e talentuoso artista che fonde le tradizioni culturali di molte realtà. Tedesco di nascita, è cresciuto in Spagna e si formato in California. Myers è stato folgorato da un bassorilievo raffigurante Santa Caterina a cui stava lavorando, quando ha deciso di creare le sue opere solo con gli strumenti del ferramenta.

Gli accostamenti di viti danno origine a spettacolari ritratti tridimensionali, veri mosaici metropolitani. Myers, per comporre le sue opere, parte da un pannello di legno compensato preforato, su cui fissa, con l’ausilio di un avvitatore elettrico, i gruppi di viti ossidate.

Come si può vedere dalle immagini, basta spostarsi ai lati del murales per svelarne la natura, ma la visione frontale è vivida e realistica.

Qualche curiosità: per ogni ritratto Myers utilizza circa 10mila viti e lo sfondo del pannello viene riempito da  brandelli di elenco telefonico, della zona da cui proviene il soggetto della scultura metallica.

 

Autoritratto di Andrew Myers

Sullo stesso argomento potresti leggere:

I commenti sono chiusi.