Pubblicato in: Arte, Esposizioni ed Eventi

Le opere di Nicola Verlato tra Barocco, Fantasy e Toys

di mariagiovanna 17 giugno 2009

The Death of James Dean

The Death of James Dean

Le opere del veronese Nicola Verlato generano un turbinio di emozioni. Scene violente, colorate, confuse, in cui la realtà si mischia al fantasy e al fumetto e dove i protagonisti lottano disperati per non soccombere ad una non- natura malevole ed ostile, oppure muoiono soli, abbandonati e dimenticati da tutti. Nel vortice di forze delle opere di Verlato si concentrano le influenze di Caravaggio e di Dalì, rivisitati però attraverso un profondo studio sulla costruzione dell’immagine in 3D.

Nicola Verlato, classe 1965, trasferitosi a Brooklyn, nel cuore di New York, nel 2003, vanta una serie di personali a Berlino, Milano, Venezia e Brescia, oltre alla partecipazione ad esposizioni collettive in Italia, in Europa e negli Usa. Attualmente alcune delle sue opere sono esposte alla 53ma Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, intitolata ‘Fare Mondi’ (7 giugno – 22 novembre 2009) all’interno del nuovo Padiglione Italia alle Tese delle Vergini dell’Arsenale. “I quadri che ho realizzato per la Biennale – ha spiegato Verlato al mensile XL – hanno per protagonista James Dean e si basano su un modello del suo viso che ho realizzato con i software 3D. Posso animarlo ed illuminarlo come voglio. A me interessa il campo del mito che si incarna in fisionomie specifiche, mi interessa la nostra capacità di creare continuamente nuovi miti”.

Opere che fondono la grande tradizione pittorica italiana e le nuove tendenze, dal 3D ai toys fino al Pop-surrealismo. Per crearle Verlato usa un metodo che prevede modelli viventi, sculture in plastilina e scene in 3D dove ricostruisce la composizione del quadro. Come spiega lo stesso artista “è lo stesso metodo dei maestri del Rinascimento con in più tecnologie e metodi mutuati dal cinema e dai cartoons”. Se volete farvi un’idea sulle opere di Nicola Verlato:

There's no place like home

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Mothers

Mothers

Twisted

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2 risposte a “Le opere di Nicola Verlato tra Barocco, Fantasy e Toys”

  1. milli gandini ha detto:

    l’opera più coinvolgente, forte e semplice insieme è quella di James Dean…innegabile un’abilità non comune.
    Andrò sicuramente alla mostra di settembre alla Galleria Antonio Colombo,grazie.
    Milli Gandini

  2. aulo pedicini ha detto:

    certamente il tuo modo di fare pittura è interessante rispecchia veramente la realt# di oggi dove tutto ècapovolto in un liquido attomosferico inquinante come è la nostra coscienza.