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I patinati ritratti della 'cattiva' Jill Greenberg

di mariagiovanna 1 luglio 2008

Il suo progetto “End Times” che ritraeva bambini piangenti e disperati, aveva suscitato, alcuni anni fa grandi polemiche. Sto parlando della fotografa canadese Jill Greenberg. All’epoca era stata additata come insensibile, un mostro e c’era addirittura chi chiedeva che venisse accusa di abuso sui minori perché, per poter ottenere questi scatti, peraltro molto belli e ben riusciti con una luce frontale il cui effetto veniva poi accentuato in post-produzione, la Greenberg aveva dovuto usare un espediente: sottrarre un lecca lecca ai piccoli per poter ottenere così una loro reazione.

Con questa serie di foto voleva esprimere “l’impotenza e la rabbia che si provano di fronte all’attuale situazione politica e sociale”, in riferimento all’amministrazione Bush. Scorrendo il portfolio sul suo sito (www.manipulator.com) si possono ammirare le sue opere, sempre molto originali, e caratterizzate da questa particolare luce ad effetto che investe i soggetti, siano essi bambini, animali o personaggi famosi, su uno sfondo blu-grigio. L’effetto è molto patinato ed è ottenuto anche grazie all’utilizzo di colori saturi.

Jill Greenberg è una fotografa molto apprezzata negli Stati Uniti, specializzata in ritrattistica, ma nota anche per le sue foto pubblicitarie. Canadese di origine, è cresciuta nella periferia di Detroit. Dopo il diploma alla Rhode Island School of Design, con specializzazione in fotografia si è trasferita a New York per praticare la professione. Dal 2001, invece, vive a Los Angeles dove è concittadina di molti suoi famosi clienti, tra cui tante star di Hollywood e personaggi del mondo della musica e dello spettacolo.

Negli anni il lavoro delle Greenberg ha preso piede negli ambienti dello show biz, tanto da farla diventare richiestissima. Tra i suoi lavori spiccano i ritratti di Fergie dei Black Eyed Peas, Gwen Stefani, Cristhina Aguilera, David Bowie, Lionel Ritchie e tanti altri.

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