Il Museo Magritte è una perla dell’arte contemporanea nel centro storico di Bruxelles. Il museo è stato in augurato nel 2009, ed è nato come costola dal Museo Reale. L’esposizione permanente è una ricca collezione di opere di uno dei più importanti esponenti del surrealismo europeo, il belga René Magritte.
Il fils rouge dei sui lavori è sicuramente il dubbio: non solo per il senso di inquietudine che riece a trasmettere nello spettatore, ma anche per la sua capicità di giocare con simbologie e linguaggi.
Celeberrima è la sua pipa, che più che un quadro sembra essere un rebus, o addirittura un trattato filosofico. Uomini senza volto, animali mutanti, nudi femminili, sfere e colombe si affacciano dai suoi quadri in tutto il loro fascino misterioso.
Oltre a molte opere note dell’autore, come ‘Il maestro di scuola’ (1955), ‘Sherazade’ (1948) e ‘Gli amanti’ (1928), sono presenti molti bozzetti e pamphlet che ben testimoniano la tendenza di Magritte a giocare con forme e parole.
L’allestimento si snoda su tre livelli, ognuno dei quali racconta una fase artistica del maestro. Si comincia con il periodo costruttivista e quello influenzato dalla produzione di De Chirico, fino al 1929, per poi passare alla fase di crisi economica, tra il 1930 e il 1950, in cui Magritte si è dedicato principalmente alla pubblicità e alla grafica.
Infine, viene proposta la produzione di opere fino al 1967, alla morte di Magritte; in questa fase l’artista realizza tele di grandi proporzioni e si focalizza nello studio del paradosso nel paesaggio e nelle figure. Ogni sezione è intervallata da contributi video che ritraggono il maestro all’opera.
Da non perdere!