Lo scrittore francese Jean-Marie Gustave Le Clézio è il vincitore del premio Nobel per la letteratura 2008. Nato a Nizza nel 1940, scrive libri da quando aveva 7 anni e oggi può vantare un repertorio di oltre 30 pubblicazioni tra romanzi, saggi, fiabe e novelle. Il suo primo libro “Il Verbale” risale al ‘63 quando aveva appena 23 anni. Nel 1994 la Francia lo ha definito il suo più grande scrittore vivente, anche se in Italia è pressoché sconosciuto.
Le Clézio è stato premiato perché è un “Autore di nuove sperimentazioni, avventure poetiche e di sensuale estasi; esploratore di un’umanità dentro e fuori la civiltà imperante”. I suoi libri spaziano dalla Nigeria di ‘L’africano’ (2004) al Messico rivoluzionario di ‘Diego e Frida’, fino agli scenari della Shoah e agli indiani d’America di ‘Il sogno messicano’. Tra le altre opere della sua produzione si possono citare il saggio “Estasi e materia” del 1967, la raccolta di racconti “Mondo et autres histoires”, molti romanzi, tra cui “Deserto” (1980), “Onitsha” (1991), “Stella errante” (1992), “Le due vite di Laila” (1999), il romanzo autobiografico “Rèvolutions” (2003).
In Italia sono stati tradotti “Onitsha” da Rizzoli nel 1992 e Diego e Frida (1997), “Le due vite di Laila” (1999) e “Stella errante” (2000) pubblicati dalla casa editrice Il Saggiatore.
L’ultimo libro pubblicato in Italia risale a 8 anni fa! Praticamente un illustre sconosciuto. Anche su anobii non c’e’ nessuno che l’ha letto. Mah. Bisognerà leggere qualcosa per farsi un idea.